Benvenuti nel Sito della Dott.ssa Rosa Iannone Psicologa, Psicoterapeuta
 

Saper instaurare e mantenere relazioni di coppia

 saper instaurare e mantenere relazioni di coppiaIn un gruppo dove sono presenti uomini mi sento inibita dalla mia amica: io sono semplice e spontanea lei è prosperosa spigliata e accattivante. Cosa posso fare? Rompo l’amicizia o mi chiudo in casa ed evito i rapporti con gli altri?”
Rapporti sociali difficili, insicurezza ad esporsi, condizioni che innescano un corto circuito tra il bisogno di approvazione, di conferme e il timore di giudizio e la sensazione di non essere all’altezza. La tematica è complessa, implica molte variabili, potrebbe essere interessante non solo analizzare i Funzionamenti della povera Cenerentola ma anche quelli della bambolona.
Possiamo veramente ridurre l’argomento all’immagine esteriore? È pur vero che siamo in una civiltà dell’immagine dove è vincente avere la coscia lunga, le ciglia folte, i tratti morbidi, le labbra carnose, una quarta misura di reggiseno ma è pur vero che la pupa in questione è considerata dall’opinione pubblica un’ochetta.
La questione si arricchisce così di altri elementi da considerare.
Il tipo femminile in questione piace, quindi, di più agli uomini? L’ attrazione fatale è forse dovuta ad un minor confronto che dovrebbero subire gli uomini con il cervello della bellona nell’incontro o sarebbe retaggio filogenetico di un accoppiamento biologico vincente?
Ogni elemento già emerso ha una sua validità ma intanto Cenerentola aspetta ancora risposte. Allora proviamo ad entrare nel vivo e ad esaminare i Funzionamenti della femminilità.
Sicuramente  la povera Cenerella, sempre sola e mortificata dalle sorellastre, fatica a sperimentare la propria femminilità avvolta di solito in quattro stracci.
Ma se non ricordo male il principe sceglie proprio lei. Merito dei topolini e delle fatine che le offrono carrozza abito e scarpine? Cioè se non ci capita una magia rimaniamo cenerentole? Forse la soluzione è nella femminilità, come insieme di capacità, che la povera ragazza pur possedeva.
I toni si fanno più seri.
Lo studio della persona secondo teorie psicologiche affermate, in particolare il Neofunzionalismo, parla di un Sé che si sviluppa tramite esperienze basilari che si attraversano soprattutto nell’infanzia e che divengono capacità con cui esprimersi e relazionarsi nella vita, se ben accompagnate.
Il primo biglietto da visita che l’aspetto fisico procura non è altro che un “modello di successo il cui successo però è effimero se non sostenuto dalle capacità di contatto profondo con l’altro, di saper prendere l’altro e sapersi tenere l’altro, dare, ricevere, amare, appartenenza.
Possiamo guardare queste specificità femminili con una visione multidimensionale, quale il Pensiero Funzionale suggerisce, per leggerne i differenti aspetti all’interno dei vari piani del Sé.
In primis la donna ha una capacità di Protezione molto elevata che le deriva dalla sua vocazione alla fecondità.
Da qui anche il Funzionamento della Tenerezza è più sviluppato, in quanto adibita dalla natura alla cura della prole.
Dal filone maternità deriva la capacità di Contatto profondo, di Empatia, dal dover occuparsi della progenie può derivare anche una capacità creativa espansa.
Le donne sono più propense a “poter stare” e quindi anche a “dedicarsi”, capacità che proviene sempre dallo stare con il bambino piccolo in braccio. Quindi la femminilità è anche un prendersi tempo, prendersi pause in un gioco di aspettare e farsi aspettare.
Sempre per l’istinto materno è più propensa alla morbidezza e da qui scaturisce la sua sensualità.
Corollario conclusivo di maternità e accudimento è la spiccata capacità di sapersi dare.
Le sensazioni che sono una importante guida nella vita, come il fiuto nei cani, sono più aperte, più delicate, e più diffuse; ne avvantaggia l’intelligenza come capacità di “guardare dentro le cose”, dal termine latino intelligere.
La donna è in genere più predisposta di un uomo ad una forza morbida, che è l’attitudine a smuovere le cose senza distruggere. La forza del profondo, della pancia, del bacino; la forza morbida che avvolge, che aiuta la nascita.
La donna ha abilità di portare a Sé, l’arte vera della seduzione: per cui induce il corteggiamento dell’uomo. Dalla donna parte la decisione, stabilisce un sottile dialogo non verbale che porta l’uomo a sé.
Un movimento appena percettibile sostenuto anche dalla sinuosità del corpo che da epoche remote si muove in danze, la Salomé che stordisce, conquista e muove l’agire dell’uomo.
Nel ventaglio della femminilità è coinvolto anche il Funzionamento del mostrarsi, talvolta senza troppo mostrarsi o mostrarsi tra “veli”.
Solo una capacità di benessere personale è capace di sprigionare tale armonia nel porsi, nel proporsi.
E’ un Benessere dovuto alle condizioni complessive del Sé.
Concluderei che nonostante la cenere sulle mani Cenerentola possedeva un benessere di fondo e Funzionamenti non alterati.
Certamente quando viviamo un disagio nelle relazioni, nel rapporto con l’altro sesso rivolgiamoci ad una terapia che sappia focalizzare i Funzionamenti alterati e che “rimetta in moto” le capacità che si sono alterate. La Psicoterapia Funzionale è in grado di fare diagnosi precise di quei Funzionamenti inceppati e di porre in atto un progetto terapeutico ricostruttivo.

 

AUTHOR - Rosa Iannone

Psicologa e Psicoterapeuta Funzionale. Didatta Scuola Europea Psicoterapia Funzionale SEF. Vicepresidente SIF Soc. Italiana Psicoterapia Funzionale. Ha una lunga esperienza in attività clinica e in psicodiagnosi. Da anni si occupa delle patologie collegate allo stress cronico, nella comprensione, prevenzione e trattamento. Ha approfondito l'argomento attraverso studi, ricerche e partecipazione a congressi internazionali in cui è stata anche relatrice. Didatta di materie psicologiche e di psicoterapia. Riceve a Napoli e Foggia.